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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Santa Maria in Aula Regia
Comacchio
21 settembre 2003

1. "Bisogna .. che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi". Celebrando la solennità di S. Maria in Aula Regia, siamo invitati a porre il nostro sguardo sulla potenza redentiva di Cristo. Essa ha la sua fonte, la sua origine nel fatto della risurrezione. Cristo, infatti, "è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti". La sua risurrezione non è un fatto riguardante solo Cristo: accaduto solo in Lui. È una "primizia": quanto è accaduto in Lui è destinato a riaccadere anche in chi crede in Lui. Nella morte-risurrezione di Cristo si ha il vero capovolgimento della sorte di ogni uomo. Ciascuno di noi, a causa del peccato di Adamo, era destinato alla morte; ora, a causa di Cristo, ciascuno di noi è destinato alla vita eterna.

La potenza di Cristo si esprime nella redenzione dell’uomo, nel porre sotto i suoi piedi tutti i nemici dell’uomo. Quali sono i nemici dell’uomo? Sono l’errore, dal quale Cristo ci libera colla verità della sua parola; sono la debolezza morale, dalla quale ci libera colla grazia che ci rende capaci di fare il bene; sono la concupiscenza, che disintegra l’armonia della nostra persona, dalla quale ci libera col dono delle virtù. E "l’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte".

2. In Maria noi oggi contempliamo Colei che ha partecipato e partecipa in grado eminente alla regalità di Cristo. Per due ragioni.

In primo luogo, la potenza redentrice di Cristo ha potuto esplicarsi in modo unico nella persona di Maria. Non nel senso che Ella sia stata liberata da una qualsiasi forma di peccato, ma nel senso che Ella è stata preservata da ogni peccato. L’Angelo si rivolge a Lei, salutandola così: "o piena di grazia". Non solo. Ma la potenza redentrice di Cristo ha preservato il suo corpo anche dalla corruzione del sepolcro, introducendo la sua persona – corpo e anima – nella gloria celeste al termine della sua vita terrena. Maria è "regina" nell’universo della santità, poiché nessuno al pari di lei è stata "benedetta con ogni sorta di benedizione spirituale in Cristo".

Ma c’è anche una seconda ragione per cui Maria partecipa in grado eminente alla regalità di Cristo. Avendola associata in modo unico al suo atto redentivo, Cristo l’associa anche in modo unico alla realizzazione ed attuazione della sua regalità dentro la storia umana. Maria infatti colla sua intercessione ottiene ogni grazia redentiva all’uomo.

Carissimi fedeli, la vostra numerosa presenza dice che tutte queste verità della nostra santa fede sono ben presenti nella vostra mente e nel vostro cuore. Custoditele con serena fermezza: guardate sempre a Cristo nostro redentore, a Lui orientati e portati da Maria.