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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


III DOMENICA PER ANNUM (B)
Immissione in possesso di don Paolo Valenti
Parrocchia dell'Addolorata 23 gennaio 2000

1. "Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: "alzati, va a Ninive la grande città e annuncia loro quanto ti dirò"".

La missione di Giona in una città come Ninive è un avvenimento che ci fa capire le verità fondamentali della storia della nostra salvezza. Assieme a Babilonia, Ninive nella S. Scrittura è la città simbolo del paganesimo: della costruzione della vita e della convivenza umana prescindendo completamente dal Signore. Che Egli mandi il suo profeta dentro alla città di Ninive significa che nel cuore di Dio c’è un infinito interesse per l’uomo, un appassionato prendersi cura della sua condizione. Per l’uomo, ho detto, senza aggiungere altro: Ninive non è una città ebrea. E’ l’uomo che interessa il Signore, poiché Egli non vuole che qualcuno si perda, ma che tutti giungano alla vita.

E come si configura questa proposta di salvezza, come si realizza questa universale volontà salvifica? Fate molta attenzione ad ogni particolare della pagina profetica. Dio salva l’uomo mediante l’uomo: Dio associa il profeta alla sua opera. E’ proprio della Provvidenza divina prendersi cura di ogni creatura in modo conforme alla natura di ciascuna. Il dono della salvezza passa attraverso una mediazione umana. La proposta poi divina inizia sempre dall’annuncio di una parola. Cioè, Dio inizia sempre parlando all’uomo: "ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". Perché? Non è possibile nessuna scelta se non si ha conoscenza. Dio rivela all’uomo ciò che intende fare perché l’uomo possa liberamente decidersi se acconsentire o rifiutarsi alla proposta divina. L’alleanza fra Dio e l’uomo deve essere siglata dalla libera risposta dell’uomo alla grazia divina.

In che cosa consiste la risposta dell’uomo? Nel testo profetico ricorrono due parole: "credettero a Dio" e "si erano convertiti dalla loro condotta malvagia". Fede – conversione è la risposta umana alla grazia divina. Fede: l’intima certezza che quanto Dio mi dice è vero; conversione: alla luce di questa verità giudico la vita vissuta finora e cambio.

Il risultato finale è che la vita di Ninive [dell’uomo] è risparmiata: può riprendere rinnovata.

2. "Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio". In verità, quanto è narrato nella pagina profetica prefigurava quanto è narrato nel Vangelo. Il Vangelo è il compimento profetico, definitivo ed insuperabile della profezia. In che modo?

Dio non s’interessa all’uomo attraverso un profeta: egli invia il suo stesso Figlio (Eb 1,1-2). E’ finito il tempo dell’attesa storica: il tempo è compiuto, il momento decisivo, l’occasione propizia e favorevole è arrivata. Nella parola e nell’azione di Gesù accade il "Regno di Dio": il Padre cioè si prende cura dell’uomo, liberandolo dal suo male e donandogli la sua stessa vita. A quale condizione l’uomo può essere partecipe di questa liberazione e di questa vita? "convertitevi e credete al Vangelo". L’unica condizione richiesta è che l’uomo sia certo che in Gesù il Padre compie veramente il suo disegno di salvezza, e quindi si decida a volgersi interamente a Lui.

"E subito, lasciate le reti, lo seguirono". La salvezza che Dio dona in Gesù accade dentro alla storia quotidiana degli uomini grazie al fatto che ci sono uomini che, credendo e convertendosi al Vangelo, costruiscono un modo nuovo di convivere, costituiscono una comunità nuova attorno a Cristo.

3. La profezia prefigurava, il Vangelo compie quanto la profezia anticipava: ed ora? E adesso? Queste pagine narrano solo avvenimenti passati o indicano ciò che può accadere oggi? Scopriamo il senso profondi di ciò che abbiamo fatto.

Ciò che la profezia ed il Vangelo narrano può compiersi in mezzo a voi, attraverso il ministero profetico di don Paolo. Come Giona gli è il segno della cura e dell’interesse che Dio ha per ciascuno di voi. In forza della sua configurazione sacramentale a Cristo, egli è reso capace di far accadere il regno di Dio in mezzo a voi. Di costruire una comunità di persone che nella sequela di Cristo ritrovano se stesse.

Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, gli conceda lo spirito di sapienza perché possa conoscere ed annunciarvi quale è la speranza della vostra chiamata.