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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


TERZA DOMENICA PER ANNUM
Conclusione Visita Pastorale S. Biagio
27gennaio 2002

1. "Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: convertitevi perché il Regno dei cieli è vicino". Carissimi fratelli e sorelle, questa è la sintesi, il riassunto – secondo l’evangelista Matteo – di tutta la predicazione di Gesù: la proclamazione e l’instaurazione del Regno di Dio sono il senso ed il contenuto di tutta la missione di Gesù.

Che cosa voleva dire Gesù quando parlava del "Regno dei cieli"? quale è il significato di questa espressione? Essa denota l’azione che Dio compie nel mondo per realizzare la salvezza dell’uomo e della sua intera creazione. Dalla pagina del Vangelo appena ascoltata risultano chiaramente le caratteristiche e le esigenze di questa sovrana azione di salvezza.

Essa riguarda tutti, è destinata a tutti gli uomini. Per sottolineare questa dimensione, Gesù inizia la sua predicazione e la sua attività nella "Galilea delle genti": in un territorio abitato dai pagani, e non solo dagli Ebrei.

La liberazione e la salvezza operate dall’intervento divino, il Regno di Dio cioè, raggiungono la persona umana nella sua intera costituzione, fisica e spirituale. Dice il testo evangelico: "Gesù percorreva tutta la Galilea … predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità". Attraverso la sua predicazione, Gesù si rivolge al cuore dell’uomo perché si converta; questa conversione è efficacemente significata dalla guarigione anche dalle malattie fisiche. La persona è una unità ed è come tale che essa è destinataria del Regno di Dio.

In sintesi: il Regno di Dio è la manifestazione e l’attuazione del suo disegno di salvezza in tutta la sua pienezza.

2. Ma Gesù il Cristo non ha soltanto annunziato il Regno di Dio: Egli non è solo un profeta, sia pure il più grande. In Lui il Regno di Dio si è fatto presente e si è compiuto. E non soltanto mediante la sua parola e i suoi miracoli. Si è compiuto nella morte e nella risurrezione del Signore. "Il Regno di Dio non è un concetto, una dottrina, un programma soggetto a libera elaborazione, ma è innanzitutto una persona che ha il volto e il nome di Gesù di Nazareth, immagine del Dio invisibile" [Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio 18,2; EE8/1077]: in Lui ed attraverso di Lui, il Padre compie la nostra salvezza.

Ma la pagina evangelica che stiamo meditando narra un fatto troppo importante per essere tralasciato. Fin dall’inizio della sua attività, come avete sentito, Gesù raccoglie attorno a Sé delle persone alle quali chiede di lasciare tutto per stare con Lui, ed alle quali indica sia pura in maniera misteriosa il loro compito: "vi farò pescatori di uomini". Comincia a delinearsi una comunità umana incentrata attorno al Signore, i cui membri hanno una missione da compiere: andare alla ricerca dell’uomo per "catturarlo" dentro la rete dell’annuncio del Regno.

Quando colla sua morte e risurrezione Gesù avrà instaurato il Regno di Dio, effonderà sui suoi discepoli il suo Spirito. Nasce la Chiesa che riceve la missione di annunciare il Regno di Dio in Cristo e di instaurarlo fra le genti. Del Regno di Dio la Chiesa, cioè noi discepoli del Signore siamo sulla terra il germe e l’inizio, in attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo [cfr. Cost. dogm. Lumen gentium 52,2: EV 1/290].

3. Carissimi fratelli e sorelle, concludiamo con questa celebrazione la S. Visita pastorale. La pagina evangelica che abbiamo meditato ci svela il significato profondo di ciò che abbiamo vissuto durante questa settimana, e ci dona l’indicazione e l’orientamento del nostro cammino futuro.

Durante la settimana trascorsa abbiamo cercato assieme di "aprirci alla venuta del Regno" dentro alla nostra vita quotidiana, dentro alle grandi esperienze che ne intessono la trama. Alla preghiera "venga il tuo Regno" abbiamo voluto unire un particolare impegno di riflessione per discernere le vie attraverso le quali il Regno di Dio vuole venire in mezzo a voi.

Nello stesso tempo quindi in questa pagina trovate l’orientamento fondamentale per il cammino futuro della vostra comunità: presenti nel mondo per essere gli strumenti vivi attraverso cui il Padre fa accadere il suo Regno, compie la sua salvezza.

E’ ciò che abbiamo chiesto nella preghiera iniziale: "guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio, portiamo frutti generosi di opere buone".