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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Seconda Domenica di Quaresima
Cattedrale di San Pietro, 24 febbraio 2013


All’inizio della seconda settimana di Quaresima, la Chiesa ci fa meditare e pregare il mistero della Trasfigurazione del Signore. Essa illumina dal di dentro tutto il nostro cammino quaresimale; ne indica la direzione. Il Signore mi conceda di aiutarvi colle mie parole ad averne una consolante comprensione.

 

1. "Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare". Nella storia del popolo ebreo, il monte era stato il luogo delle grandi rivelazioni di Dio a Mosè e al profeta Elia.

Che cosa accadde a Gesù? "il suo volto cambiò di aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante". E poco oltre, il testo evangelico aggiunge che i tre discepoli "videro la sua gloria".

Dobbiamo a questo punto tenere presente ciò che significa "gloria" nel vocabolario biblico. La parola non significa uno splendore solamente esteriore, ma ciò che Dio è in se stesso.

Che cosa dunque significa che i tre discepoli "videro la gloria di Gesù"? Videro Gesù come Egli è davanti a Dio. Pochi giorni prima Gesù aveva chiesto: "chi sono io per la gente?"; poi subito dopo, rivolgendosi ai discepoli: "ma voi chi dite che io sia?". Ed aveva ricevuto due risposte molto diverse. Ora è un’altra domanda quella decisiva: "chi è Gesù secondo Dio, secondo il Dio di Mosè e di Elia?". E la risposta è in ciò che accade: la trasformazione del volto e del corpo di Gesù nella stessa luce e nello stesso splendore di Dio. La risposta è nelle parole che si odono: "questi è il Figlio mio l’eletto: ascoltatelo".

Ma questa grandiosa rivelazione dell’identità di Gesù avviene durante una conversazione di Gesù con Mosè ed Elia. Il testo evangelico ce ne rivela anche il contenuto: "parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a termine a Gerusalemme". La gloria di Dio rivela chi è veramente Gesù solo all’interno della decisione di Gesù di percorrere la via della croce. La sua carne è glorificata mediante la Croce.

Cari fratelli e sorelle, domenica scorsa abbiamo visto, contemplato Gesù tentato dal Satana nel deserto. E Satana, concludeva il Vangelo di domenica scorsa, non si è dato per vinto. Egli continuerà ad insidiare la libertà umana di Gesù perché abbandoni la via della croce, per cercare il successo, il potere, e la gloria umani. Ciò che Gesù vive sul monte nella Trasfigurazione è la conferma colla quale il Padre consola interiormente Gesù, anticipandogli già da ora per qualche istante quella gloria con cui lo avrebbe glorificato nella Risurrezione.

Sceso dal monte, Gesù qualche giorno dopo farà ai suoi discepoli il secondo annunzio della passione [cf. Lc 9, 44] con una convinzione che vuole trasmettere ai suoi discepoli: "mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini". Gesù, continua il racconto evangelico, "mentre stavano per compiersi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, indurì il volto per andare a Gerusalemme" [9, 51].

La trasfigurazione che ha vissuto nella sua carne, spinge Gesù verso la passione: "egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce; disprezzando l’ignominia, si è assiso alla destra del trono di Dio" [Eb 12, 2].

 

2. Carissimi catecumeni – eletti, uno dei più grandi romanzi della modernità, Delitto e castigo di F. Dostoevskij, descrive il cammino di conversione di un giovane omicida. Egli durante la sua prigione in Siberia raggiunge la pace col Signore e con se stesso. Ed ecco come il grande scrittore termina il romanzo: "ma qui comincia una nuova storia, la storia del graduale rinnovarsi di un uomo […], del suo graduale passaggio da un mondo in un altro, dei suoi progressi nella conoscenza di una nuova realtà, fino allora completamente ignota" [Epilogo II, Einaudi, Torino 1993, pag. 654].

Fra poco vi sarà dato il simbolo della fede, la sintesi cioè della fede della Chiesa, nella quale sarete battezzati. Fatela profondamente vostra; custoditela e difendetela da ogni insidia.

Quanto più voi crescerete in essa, voi "passerete gradualmente da un mondo all’altro". Quanto più approfondirete la conoscenza della fede, voi "progredirete nella conoscenza di una nuova realtà, fino ad ora completamente a voi sconosciuta".

La fede, il cui riassunto oggi riceverete, vi fa veramente rinascere ad una vita nuova.